domenica 1 marzo 2015

Flipped Classroom–Proposta per una attività di analisi del testo nelle ore di lezione.

Quest'anno in due classi di liceo classico e due di liceo scientifico ho utilizzato il metodo della flipped classroom. In sostituzione delle spiegazioni ho prodotto una serie di video pubblicati nella mia pagina di youtube:

https://www.youtube.com/playlist?list=PLqYFdK8sXRxNQV0j4jYN-axJKhao6oY4M

corredati da audio e materiale grafico resi disponibili nel sito http://stival-edu.blogspot.it. Quello di cui voglio parlare però, è come ho utilizzato il tempo in classe. Una buona parte se ne è andata in richieste di spiegazione da parte degli alunni e in interrogazioni per verificare che il materiale fosse stato visionato, il restante, circa venti minuti per ogni lezione, è stato dedicato ad una attività di approfondimento sulla comprensione del testo scientifico.
Questo lavoro è centrato sulla analisi e sulla classificazione del testo studiato a partire da un elenco di concetti che hanno una valenza metacognitiva e che ho chiamato concetti soglia, ispirandomi all'idea dei threshold concepts di Jan Meyer e Ray Land. La finalità del lavoro è di abituare gli allievi a comprendere il testo con gli stessi strumenti cognitivi che utilizzano gli esperti della disciplina; chi è esperto infatti, quando legge un testo scientifico lo analizza istintivamente a partire dalle categorie elencate nei concetti soglia. Non fanno così gli adolescenti che non possiedono ancora una rete di nodi concettuali sufficientemente sofisticata da cogliere immediatamente la struttura alla base del testo. L'idea fondante di questa attività è che esercitandosi nella analisi del testo a partire dagli stessi concetti utilizzati dai lettori esperti possono accelerare lo sviluppo delle competenze necessarie per comprendere il testo secondo modalità esperte.
I concetti li trovate in parte elencati nel video seguente:

I concetti riportati nel video sono quelli presentati ad inizio anno, successivamente vengono introdotti concetti meno frequenti e vengono definiti ulteriormente i concetti già presentati aggiungendo eventuali attributi. Agli allievi viene chiesto inizialmente di analizzare il testo capoverso per capoverso e di classificare il contenuto attribuendolo ad uno dei concetti soglia. Quando gli allievi hanno preso dimestichezza con l'esercizio vengono introdotte come ulteriori voci per la classificazione quattro diverse tipologie di spiegazioni, in modo da poter classificare anche quelle parti di testo che non hanno una natura descrittiva ma sono essenzialmente esplicative.
Le tipologie di spiegazioni proposte sono:
spiegazione di causa-effetto, in cui vengono descritte le cause o le conseguenze di un fenomeno
spiegazione definizione, in cui viene data la definizione di un concetto,
spiegazione attributo, in cui vengono descritte le caratteristiche di un fenomeno
spiegazione semplice, per classificare tutte quelle parti di testo in cui non vengono descritti concetti soglia né vengono spiegati fenomeni, ad esempio le introduzioni.
Dopo cinque mesi di lavoro i concetti utilizzati sono aumentati, li riporto nella lista seguente:

Sistema
Processo (eventualmente stazionario, non all'equilibrio, reversibile, irreversibile)
Processo ciclico
Modello
Struttura (eventualmente omologa o analoga)
Comportamento
Funzione (eventualmente fisiologica o adattativa)
Vincolo
Gradiente
Flusso

Classificazione.


Il testo analizzato inoltre non viene più suddiviso capoverso per capoverso, viene invece lasciato agli allievi il compito di identificare le suddivisioni a partire dal contenuto stesso.
All'esercizio di analisi viene affiancato un esercizio di rielaborazione attraverso le mappe concettuali, nel quale si chiede di effettuare una analisi del testo e successivamente di riportare i contenuti identificati in una mappa concettuale, stabilendo delle relazioni tra i concetti precedentemente classificati nelle categorie dei concetti soglia.
L'analisi si può applicare anche a quelle attività di laboratorio in cui viene studiato un modello, il modello stesso può essere analizzato in termini di struttura del modello e di processo modellizzato, si può chiedere inizialmente agli allievi di identificare strutture e processi e poi di analizzarli ulteriormente attraverso gli altri concetti soglia. Quello che ho verificato è che attraverso questa analisi riescono a descrivere i processi modellizzati senza una precedente spiegazione del docente ma unicamente con una guida, ad esempio con una discussione basata sul metodo socratico. Successivamente agli allievi viene chiesto di redigere una relazione a partire dalle categorie di analisi dei modelli definite da Gentner D. e Colhoun J., in Analogical processes in human thinking and learning. In B. Glatzeder, V. Goel, & A. von Müller (Vol. Eds.), On Thinking: Vol. 2. Towards a Theory of Thinking, pp 35-48. Springer-Verlag, a questo aspetto però, dedicherò un altro post.